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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
vescovo, Atri (25-8-1911) A quarantasei anni, dopo appena un lustro di episcopato, la mattina del 23 corr. si spegnava in Atri il Vescovo Mons. Raffaele Piras. Era stato investito abbastanza giovane dell'alta dignità ecclesiastica e vi era salito con uno dei titoli più simpatici alle moderne democrazie, l'umiltà delle origini. Era nato in un piccolo borgo di Cagliari, dove aveva percorso i suoi studi teologici ed esercitato il suo ministero sacerdotale. A chi lo avvicinava, dava l'impressione di uno spirito pio nutrito di vivo ascetismo e proteso verso un ideale ultraterreno, che scemava nel suo pensiero il valore indiscutibile della vita e contribuiva ad accrescere la monovisione della realtà. Le sue non poche lettere pastorali riflettono questa tendenza spirituale nella mistica nozione del contenuto scevro di quei palpiti vivaci e di quell'ardore appassionato che anima la parola, di tanti vescovi nell'esame delle condizioni dei nostri tempi. La sua dottrina essenzialmente teologica dava al suo pensiero un'espressione di bontà serena e tranquilla, ed al discorso un'intonazione grave e pacata, come di chi segna con la parola il lento succedersi di meditati pensieri. Assunto al governo di una diocesi in cui un complesso di cause aveva determinato il bisogno della riforma, specialmente in ciò che concerne l'educazione e l'istruzione del giovane clero, avrebbe desiderato spiegare una larga ed efficace azione ed imprimere un'orma durevole del suo indirizzo educativo inteso principalmente a formare l'abito della pietà nelle giovani coscienze. Ma la brevità dell'episcopato non gli ha consentito di compiere il suo programma, appena all'inizio dell' attuazione. Forse avrebbe potuto svolgere un disegno più vario e più conforme ai bisogni moderni della cultura ecclesiastica, se non gli fosse mancata la cooperazione di uomini intelligenti e sperimentati nel campo educativo, dei quali è rimasta la memoria congiunta al desiderio, dacché scomparve la cara imagine paterna di Lino Romani. (Glanz)
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