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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
economista, scrittore, poeta, pittore, Francavilla a mare (19-10-1911) Venticinque anni di amicizia, di colleganza di belle battaglie e di apostolato comune ha troncato l'attimo fuggente colla morte improvvisa del prof. Cav. Tommaso Bruni avvenuta il 18 corrente a Francavilla al mare nell'età di 73 anni. «Il Mezzodì, - telegrafava ieri Luigi Luzzatti, - perde uno dei più leali e antichi cooperatori!» Col suo libro sulle casse rurali, a responsabilità illimitata, uso germanico, egli aveva divulgato e popolarizzato da più di trent'anni nel nostro Abruzzo la forma giuridica e le caratteristiche di quelle istituzioni che nel Veneto, per opera sopratutto dell'on. Wollemberg, hanno tanto beneficato le classi rurali; quel libro, ancor oggi ricercato e consultato, scritto con lucidità e senza fronzoli, era lo specchio del suo valore. Quel libro ci avvicinò nel 1886 al prof. Tommaso Bruni, con lui e con altri egregi cittadini concordammo la convocazione nel 1888 del primo Congresso delle Banche popolari abruzzesi; e il suo nome figura nella circolare di convocazione di quel memorabile congresso, che tanta influenza doveva esercitare nello sviluppo del movimento del credito in tutto l'Abruzzo e che dette l'onore a Teramo di ospitare Luigi Luzzatti, Maggiorino Ferraris ed altri sommi maestri del credito e della previdenza. La Banca Popolare di Teramo, presieduta allora dal compianto Comm. Emidio Cerulli, fece gli onori di casa. In quel Congresso il Bruni fu relatore colto e diligente sul tema «come si potrebbe per mezzo di consorzi fra le Banche popolari e le casse di risparmio abruzzesi esercitare il credito agrario secondo la legge del 23 gennaio 1887 e relativo regolamento». Fu una relazione magistrale che richiamò l'attenzione di tutti gli studiosi; e da allora,
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