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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
economista, scrittore, poeta, pittore, Francavilla a mare (19-10-1911) [Inizio Voce]con un interesse unico e con una modestia pari soltanto al suo valore, seguì sempre il movimento cooperativo del credito prendendo viva parte, come consigliere, all'Associazione centrale delle Banche popolari italiane, alla quale il Presidente Luzzatti lo aveva chiamato insieme a chi scrive questi ricordi. Studioso dei problemi economici, nell'intento di elevare le classi operaie fece una serie di bellissime conferenze che raccolse in un pregiato volume dal titolo «La questione Sociale». E' un libro semplice chiaro degno di un maestro; ma in tutto egli appare di una mirabile varietà di attitudini e di atteggiamenti dello spirito che è caratteristica tutta speciale della genialità italiana, quale rifulse sopra tutto nei maggiori uomini della nostra rinascenza a cui la figura del Bruni spesso riconduce il nostro pensiero. Egli coltivò gli studi della pittura ed eseguì opere pregiate, lodate dal sommo Michetti. Negli ultimi anni della sua instancabile operosità pubblicava un bellissimo volume intitolato «Canti popolari Abruzzesi» dove si scorge l'impronta del poeta popolare. E' il genio poetico che fa guizzare i suoi lampi anche nelle capanne dei nostri agricoltori, ché esso non è monopolio di nessuna classe sociale. Alieno da ogni rumore intorno alla sua persona aveva una innata repulsione a mettersi in evidenza, o ad assumere atteggiamenti tribunizi, eppure nelle questioni più ardue, nella rivendicazione dei diritti degli operai egli si metteva davanti a tutti a sostenere coll'autorità del suo nome, le più ardue battaglie; basta scorrere la raccolta del Credito e Cooperazione di Roma. Nei momenti di ozio si riduceva nella sua vasta tenuta di Tollo nella quale portò la sua grande competenza di agricoltore, trasformandola in un campo sperimentale agricolo, centuplicandone
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