[Elenco dei Nomi]

(...segue) De Paulis-Fedele Aldobrando
avvocato, vice pretore, Teramo (28-1-1912)

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sempre buono sempre schiettamente cortese. Povero nostro amico e collega! In questi ultimi tempi lo fecero cavaliere. Ma dove eccelse la vita del nostro amico e collega fu nel seno della famiglia, al cui avvenire consacrò tutta la sua maggiore attività. Dalla sua compagna Maddalena Passeri, pronipote di Giorgio Vicenzo Pigliacelli che la ferocia di Ferdinando I di Barbone (sic!) e di Maria Carolina d'Austria afforcò nel gennaio 1800, ebbe lieta figliuolanza che crebbe balda e lieta come giovani e vigorose piante attorno alla quercia che le governava. E pareva fosse felice il nostro amico e collega! Ma non così volle il Fato! La morte di un figlio suo, milite in Africa, nella battaglia di Adua, aprì la serie delle sventure. Poi quella della sua compagna; poi la morte di un altro figlio prossimo ad esser medico; infine la figlia consacrarsi a Dio suo, cui Ella credea, facendosi suora di carità. I guai sostarono e parve che al dolore si fosse data tregua, perché la famiglia si rinnovò: il figlio rimastogli, il nostro carissimo amico e collega Ercole, accasatosi con gentile fanciulla, lo allietò di vispi e leggiadri nipotini che erano la sua consolazione, la lietezza della casa. E il nostro povero amico e collega raddoppiò di lena “nella famiglia - come disse il poeta di nostra genie - lavorando con tutti e per tutti, del dovere si faceva una gioia, dell'affetto un obbligo e un premio”. Ma a tanti dolori solo un attimo di dolcezza seguì. Volea egli essere forte ma lo appariva soltanto; nascondeva le sofferenze sue con sereno viso, per alleviare quelle dei suoi, ma i dolori erano stati immensi ed erano sempre sanguinanti! La quercia che fu forte era stata scossa, sradicata; cadde al primo stormire delle foglie, mentre appariva, ma appariva soltanto, ancora vegeta! Ed ora va,

(segue...)