|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato, vice pretore, Teramo (28-1-1912) [Inizio Voce]o amico o collega caro, va, o buon operaio, nel regno dei morti a godere il riposo onestamente guadagnato. Ti accompagna il compianto di tutti: dei colleghi e dei magistrati pel tuo valore e la equanimità tua; degli amici per la tua gentilezza e bontà; degli umili, che tu giovasti dell'opera tua “perchè se è bella cosa la lode dai lodati uomini, è santa cosa essere pianto dagli umili dai negletti dai poveri”. E ti accompagna il pianto dei parenti tuoi - cui pur deve andare il nostro cordoglio - i quali, ricordando che tu consacrasti la vita al dovere serenamente e sinceramente adempiuto, trarranno forza, se non a consolare il dolore, che ora non è possibile - il conforto non elimina né attutisce ma rende più vivo il dolore - a sopportare la grande sventura che li ha colpiti! [appr.] (4-2-1912) Mancanza di spazio ci impedì nel passato numero di dare altre notizie intorno ai funerali del non mai abbastanza rimpianto Aldobrando De Paulis-Fedele. Sulla porta della Chiesa leggevasi la seguente iscrizione: «Onoranze funebri — ad — Aldobrando de Paulis Fedele — Cavaliere della Corona d'Italia — Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Teramo — Uomo di alte virtù e di preclara bontà — Fu avvocato insigne — Ed ebbe due grandi ideali — Il dovere e la famiglia — Nato in Teramo il 25 Maggio 1845 — Morto in Teramo il 21 Gennaio 1912». [appr.]
|