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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
insegnante, letterato, e Barberini Cesira, Castellamare Ad. (10-10-12) [Inizio Voce]la sua vera vita. Stretto in vincoli d'amore con la giovane donna, da lui lungo tempo vagheggiata, era per dire: — ecco la famiglia, ecco nuovi doveri e nuove gioie, per me, per noi —; invece, con la celerità del baleno, non solo ogni speranza, ma ogni cosa, ogni persona è scomparsa, distrutta. Sventure simili non consentono, sulle prime, alcun conforto: ma una parola è pur necessaria; e questa la diranno ai cuori angosciati dei genitori gli altri figliuoli, specialmente Luigino, il giovanetto prossimo a toccare la soglia dell'università, d'ingegno bello al pari dell'animo; che raccolse dalla bocca del fratel suo gli ultimi fiochi terribili suoni e un'eredità, ch'egli saprà, non che eguagliare, superare in pregi e in valore. (Giovanni De Caesaris)
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