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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
musicista, patriota, politico, vice-pretore, Colonnella (28-1-1915) Colonnella 25-1 — Improvvisamente, quando con fermezza si credeva che fosse per molti altri anni vissuto, nonostante i suoi 77 anni e i non lievi acciacchi cui da qualche tempo la sua forte fibra resisteva e che egli sopportava con pazienza mirabile e con stoicità, s'è spento l'altro giorno in Colonnella il Sig. Filippo Orazio Volpi. E questo un altro grave lutto che affligge la famiglia Volpi, perchè è trascorso poco più di un anno appena dalla morte di quel retto funzionario ed acuto ingegno che fu il Cav. Bernardo Volpi che tanto sincero compianto e sì larga estimazione ha lasciato dietro di sè in provincia e fuori; e pochi anni sono passati anche dalla morte di quel galantuomo a tutta prova che fu il Cav. Ulpiano Notar Volpi. Come l'uno e l'altro fratello, così anche Filippo Volpi ebbe distinte, spiccate virtù personali: di simigliante, con essi, una modestia eccessiva che nascondeva o per lo meno diminuiva le più belle ed immediate impressioni delle sue qualità. A vederlo, appariva un uomo patriarcale, e negli ultimi anni aveva menato veramente vita patriarcale. Stretto, quasi direi vincolato al focolare domestico che lo vide nascere; che lo vide crescere, che s'ingrandì a poco a poco, si riscaldò e s'illuminò dei fuochi più belli, non s'occupava più da tempo che del micio sonnecchiante presso gli alari, del pendolo che non sonava, del giornale che leggeva; e, come un'arma fuori uso, s'era messo in un cantuccio, e aspettava con pacifica filosofia la propria fine. Eppure nessuno, se non lo avesse saputo, avrebbe immaginato che in quel corpo cruciato e quasi sfatto, si ascondesse l'anima d'un musico quisito. Infatti l'amore prepotente e forte per la musica lo spinse, giovanissimo
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