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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
commerciante, Loreto Aprutino (28-3-1915) Il giorno 21 corrente alle ore quattordici serenamente spegnevasi all'età di 87 anni Salvatore Stoppa. I figli Pasquale, Tommaso con la moglie Aida Guanciali-Franchi, Maria col marito Edoardo Tereo, col più profondo dolore danno il tristissimo annunzio. Non si inviano particolari partecipazioni. — Un'altra volta ancora la Morte ha voluto battere alla porta della casa del nostro amato Direttore. Non era pur anco sopito il dolore per la perdita della Madre adorata, che un altro se ne è aggiunto non meno forte del primo, non meno straziante: la perdita del Padre, buono, generoso! In un volgere di pochi anni, il nostro amico ha veduto sperdersi intorno a sè le speranze più rosee, ha veduto sgretolarsi lentamente ma ineluttabilmente la salda compagine della famiglia, ha sentito maggiormente stringersi il cuore da un più vasto senso di vuoto, da una più forte solitudine. Il Fratello buono, la Madre adorata, il Padre forte e tenace che con stoica serenità attende la nemica, cui nessuno resiste: tutti scomparsi nel momento in cui più avrebbero potuto godere della gioia della vita! Poveri figli che con indefesso, nobile lavoro hanno saputo elevarsi ad una posizione alta, invidiabile ed invidiata! C'è qualche cosa di quasi tragico in questo capriccio del destino e l'anima colpita dovrebbe abbattersi, stringersi sempre più, rimpicciolirsi maggiormente per soffocare il dolore atroce, per piangere nel silenzio le lagrime che non si piangono perchè son quelle mute del cuore. Dovrebbe, ma la nostra anima invece si ritempra nella stessa disgrazia e trova in essa la forza per poter combattere ancora nel ricordo dei cari perduti. Così l'immenso dolore dovrà spingere il nostro fratello e Direttore a farsi forza e trovare in esso
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