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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, Collecorvino (30-12-1915) Collecorvino 22-12 — Il 16 dicembre ebbero luogo i funerali del defunto Olindo Serafini, morto quando la famiglia e il paese sentivano maggiormente il bisogno di lui. Egli nella vita pubblica aveva coperto molteplici cariche come quella di consigliere comunale, assessore, presidente della Congrega di Carità, membro di varie commissioni comunali, distinguendosi particolarmente per zelo ed intemerata onestà. Egli era ancora all'opra quando è caduto, essendosi il Sindaco Cicoria, suo nipote, recato sul fronte a prestar volontariamente servizio, in qualità di Assessore anziano lo ha così degnamente sostituito, da meritare il plauso di tutta la cittadinanza; e si che i momenti eran difficili! Egli era conosciuto sotto il nome di amico del popolo e più specialmente del povero. Tutti vedevano in lui più che un amministratore, un amoroso padre di famiglia. Moltissimi si son giovati delle sue floride condizioni di agiatezza. Nella bocca di tutti è il motto di rimpianto: nessuno ha ricorso a lui invano. Il popolo ha voluto tributargli perciò in massa, senza distinzione di parte, l'estrema onoranza che si deve a chi ha ben vissuto, in corteo interminabile. Vi parteciparono il Consiglio comunale unanime con la bandiera abbrunata; l'intera amministrazione della Congrega di carità; gl'impiegati del Municipio; il Comandante della stazione dei RR. CC.; le tre scuole del Capoluogo con bandiere; i componenti del Circolo dell'Unione, che è stato chiuso per cinque giorni in segno di lutto. Precedevano il corteo la Filarmonica locale, dietro cui sfilavano la corone fra cui bellissime quelle della vedova; del nipote cav. Luigi Cicoria e consorte; del cognato e nipote dottor Silvestro e sorelle Cicoria; della famiglia Zenobi; del cav. Gentile
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