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Tosti Francesco Paolo musicista (10-12-1916) L'ultimo cultore della romanza da camera: Francesco Paolo Tosti — Francesco Paolo Tosti per oltre mezzo secolo, con la grazia maliosa e la fluente ispirazione melodica della sua musica semplice e sincera, ha saputo destare nel pubblico di tutto il mondo le sensazioni più dolci ed i più vivi entusiasmi. La sua esistenza, che era stata intessuta di romanzesche vicende, si è chiusa dolcemente, appunto come quelle del giusto che — nei buoni romanzi del tempo passato — vede coronati da successo i suoi coscenziosi sforzi: Francesco Paolo Tosti s'è spento settantenne, ricco, felice, tra il rimpianto generale. Nato ad Ortona nel 46, aveva studiato a Napoli col Mercadante e precisamente nella gloriosa città dei suoni e dei canti aveva esordito modestamente con alcune canzoni che valsero a rivelare subito la sua vena rigogliosa. A marechiare, che è senza dubbio fra le più scintillanti gemme del suo serto imponente, resterà quale caratteristico esemplare della migliore canzone napoletana. Il Tosti fu in seguito a Roma, nel famoso cenacolo artistico del Fracassa ove lavoravano i suoi grandi compatrioti D'Annunzio e Michetti, e mentre il Ricordi cominciava a pubblicare con successo le sue prime romanze da camera, abbandonò l'Italia privo di mezzi, se pur pieno.... d'intenzioni. E nel 75 lo troviamo a Londra: bohemien ardimentoso e sorridente che si prepara al cimento. Ebbe un periodo di incertezze che servì a maggiormente ispirare i suoi canti, soffrì forse la fame, ma pregustò anche le prime divine gioie del plauso degli stranieri, e fiorirono le sue appassionate melodie suffuse di pallide tristezze ed irradiate da scintillanti sorrisi. I più rosei sogni animavano il suo entusiasmo, ma certamente non avrebbe mai immaginato di poter divenire (segue...)