[Elenco dei Nomi]

(...segue) Gialluca Domenico
politico, ingegnere, Teramo (28-1-1917)

[Inizio Voce]


altro che il bene e l'ascenzione del suo paese nativo, della sua Bellante. E noi tutti lo rivediamo ancora e sempre alla finestra del suo studio, con l'inseparabile sigaro toscano in bocca e col sorriso negl'occhi, salutare, domandare, consigliare su tutto ciò che momentaneamente potesse rispondere o ad un bisogno del suo cuore oppure ad un lavorio del suo cervello!... Tutto ora è rinchiuso in una tomba, salvo il ricordo e l'esempio; ed al figlio diletto Dottor Armando, alla famiglia e parenti tutti sia di conforto, in quest'ora dolorosa, il sapere di non esser soli col pensiero di Lui!... Molti di quei sanguinosi brividi di cuore son passati dalla loro alle anime degli amici ed estimatori!... (P. Riccitelli) — Bellante, 20-1 1917 — Solenne è stato il tributo di stima e di affetto, che tutta la cittadinanza bellantese ha reso al carissimo Estinto. Bellante ha voluto onorare il cittadino probo, il padre affettuoso, il professionista intelligente ed attivo. Imponenti riuscirono i funerali. Vi presero parte il Clero, le Autorità cittadine, il Consiglio Comunale al completo con la bandiera, le scuole, l'Asilo infantile, la Congrega di Carità, la pia associazione del Cuore di Gesù, i coloni della cospicua famiglia con ceri e un popolo numeroso riverente e commosso. Tutti i pubblici esercizii rimasero chiusi con la scritta «Lutto cittadino.» La chiesa parrocchiale, vestita a bruno, accoglieva su di un magnifico tumulto la salma lagrimata. Alla messa esequiale intervenne la cappella musicale di Teramo, diretta dal M. A. Biondi. Prima dell'assoluzione parlò con parola commossa e profondamente sentita il nostro Reverendo Pievano Don Oreste De Laurentis, ricordando l'opera e i pregi dell'Estinto. Un carro di 1. classe, fatto venire da Teramo, trasportò la salma all'ultima dimora. Il corteo era lungo, interminabile, nonostante che venisse giù una pioggerella fredda e noiosa, proprio nell'ora del trasporto. [appr.]