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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
magistrato, Roma (20-11-1921) Un comprovinciale egregio, che ha raggiunto i più alti gradi della magistratura onorando sè stesso e la nostra provincia per il sapere, per l'integrità di vita e per le buone opere, il Gr. Uff. avv. Giovanni Ferrante, primo presidente di Corte d'appello a riposo, si è spento in Roma, a 72 anni di età, alle ore 2 del giorno 22. Non vi sono parole sufficienti per rimpiangere l'Uomo insigne: tutta Corropoli, suo paese natio, tutta la provincia di Teramo, sente il lutto per tanta perdita. Non tentiamo neppure di riepilogare, in questo fugace articolo commemorativo, la vita di Lui. Molti processi celebri, come quello del Musolino, furono presieduti da lui e diretti con intelletto, competenza, energia e zelo. Era andato in riposo da poco tempo e pochi mesi or sono noi avemmo il piacere di rivederlo a Roma e di intrattenerci con Lui in amichevoli conversari. Preghiamo pace per il grande Estinto, e con cuore commosso stringiamo la mano ai parenti tutti. (22-12-1921) — Giovanni Ferrante nel trigesimo della morte — Quando ci pervenne la notizia della morte del Comm. Giovanni Ferrante noi sentimmo che con Lui una gran luce si era spenta — luce di ingegno e luce di bontà! — e ci proponemmo di rendere doverosamente omaggio allo scomparso con uno scritto che fosse qualche cosa di più dell'affrettato articolo del momento. Nel trigesimo della morte sciogliamo il voto, dedicando alla memoria del Magistrato insigne, del cittadino onorando un numero speciale di questo giornale di cui egli fu uno dei fondatori e poi restò abbonato costante per quasi metà d'un secolo. L'avv. Giuseppe Marchegiani — amico nostro caro e solidale in tante altre opere di virtù e di bontà umana — che dal rimpianto Giovanni Ferrante fu considerato più che nipote,
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