[Elenco dei Nomi]

(...segue) Ferrante Giovanni
magistrato, Roma (20-11-1921)

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Il Ferrante fu poi chiamato a presiedere la Corte di Assise di Roma, passò quindi alla Cassazione per concorso, nel quale fu giudicato primo della magistratura giudicante, e chiuse la sua brillante carriera quale Presidente di Corte d'Appello. Egli era a riposo da soli 2 anni allorché la notte del 22 coerente, colto da improvviso malore, venne repentinamente e brutalmente strappato al nostro affetto. Colui che piangiamo oggi adunque è un esempio di probità e di ferma energia fattiva e se scompare dalla scena del mondo, non scompare dalla nostra memoria tenace e dalla tenerezza dei parenti ed amici che attingeranno all'austera dignità della sua figura un monito imperituro, sullo spirito di devozione che ogni italiano cosciente deve portare, in quella attività che gli attribuisce la Patria. Vale o Giovanni Ferrante. Vale mio caro indimenticabile amico. — Indi il Corteo funebre mosse alla volta della stazione ferroviaria e quivi si sciolse, mentre la Salma benedetta, accompagnata dai nipoti Avv. Marcheggiani e Remo Ferrante, partiva per Livorno per essere tumulata nel Cimitero della Misericordia, nella tomba della povera mamma, in esecuzione della volontà dell'Estinto. A pochi chilometri da Livorno, alla stazione di Quercianella, dove Egli si recava tutti gli anni in villeggiatura, tutta un'ala di popolo, riverente e commossa, era ad attendere il passaggio del Feretro per offrire ad esso fiori e lagrime. A Livorno erano a riceverlo il suo amato e diletto fratello Francesco ed illustri amici che vollero accompagnarlo fino all'Estrema Dimora. Sulla pietra sepolcrale si legge la seguente epigrafe: Qui riposa — Nel sonno eterno dei giusti — La salma benedetta — Del Gr. Uff. Giovanni Ferrante — Magistrato integerrimo — Cittadino esemplare — Che per ben nove lustri — Fu onore e

(segue...)