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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
benefattrice, Napoli (2-8-1925) Una grande benefattrice — Era la Marchesa Cherubina Caturano, ava materna dei nostri Principi D'Avalos. E morta recentemente a Napoli, ed ha lasciato metà del notevole patrimonio (milioni parecchi) all' Ospizio dei Ciechi di Caravaggio in Napoli. Ecco come Ella, e fra l'altro, fin dal 25 Agosto 1920, dettò in proposito le sue disposizioni di ultima volontà: «Nomino ed istituisco erede universale di tutto quello che lascerò al tempo del mio decesso l'Ospizio dei Ciechi di Caravaggio in Napoli, con l'obbligo di formare i miei beni, compreso il valore dei mobili, rendite e contanti una amministrazione separata, e con l'obbligo di spendere la sola rendita (senza mai distrarre il capitale) nella creazione di un grandioso Ospizio nella mia proprietà in Via dei Mille pel ricovero e la istruzione dei poveri e di individui di civile condizione di avanzata età e che hanno ininterrottamente menata vita intemerata ed onesta. In fronte di tale ricovero dovrà apporsi la leggenda: «Ospizio dei Ciechi e di persone indigenti di civile condizione fondato dalla pietà della Marchesa Del Vasto Cherubina Caturano, per sè e per eternare la memoria del suo diletto consorte da lei tanto amato March. del Vasto Francesco D'Avalos e quella zio dello Alfonso D'Avalos, tanto benefico». I ciechi dovranno vestire con giacca di panne nero, e coppola dello stesso panno con la targhetta a lettere cucite: «Casa D'Avalos». Dispongo che le stanze al fronte di strada della casa che ora abito siano destinate ad uso di Museo e in esse raccolti i principali oggetti di arte antica, la Quadreria di Casa D'Avalos, il letto che usava Vittoria Colonna, il basso rilievo in legno dorato rappresentante la battaglia di Pavia comandata dal Principe di Pescara, le quattro
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