L'isolamento del Duomo di Teramo
(1939)

     Il Solco del 15 aprile 1939 presenta i "lavori per il risanamento della Città di Teramo" in un ampio articolo a firma di Rialdo Di Sante, che sono stati appena approvati dal Consiglio dei Ministri, per una spesa di oltre sei milioni di lire. Tra i lavori più importanti è previso l'isolamento del Duomo "che sarà anch'esso completamente liberato da tutte quelle casupole che lo rendono ora deturpato e grottesco. Così, come già in parte si è fatto, saranno rimosse tutte le case, se in tal modo possono chiamarsi, che a solo scopo speculativo, furono addossate alla Cattedrale" nelle quali "non entra mai il sole". Con questi lavori ci sarà l'ampliamento della strada del Vescovado "attualmente veramente angusta".
    Oltre a questi lavori l'opera maggiore di risanamento interesserà il quartiere di S. Maria a Bitetto, nella zona attigua all'Anfiteatro Romano e in quella circostante il Teatro Romano, dove già qualche anno prima il Comune aveva iniziato la demolizione di alcune casupole, opera che aveva consentito di "stabilire e delimitare il posto ove sorgeva l'Anfiteatro. ... Con questa opera verrano ridonati alla luce i ruderi dell'Anfiteatro".

    [ vedi l'articolo: 1 - 2 ]



(1/2) Sistemazione del centro e isolamento della Cattedrale - Veduta assonometrica da Piazza Roma

   
(Ingrandimenti: 1 - 2)




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