Albo della gloria
Gianluca Francesco
5 aprile 1941
Albo della gloria
Ten. Francesco Gianluca: Presente!
Un altro eletto figlio di Teramo è entrato a far parte della schiera degli eroi: il Tenente di Fanteria Francesco Gianluca. Volontario di guerra non appena iniziate le ostilità fu assegnato ai reparti operanti nell'arcipelago di Rodi. Si distinse subito per le sue alte qualità militari e per il suo spirito patriottico. Alla presa di Castelrosso, alla testa della sua compagnia mentre moveva intrepido all'attacco delle posizioni nemiche veniva colpito mortalmente all'addome inferiore. Trasportato immediatamente in aereo a Rodi, nonostante le amorevoli cure dei sanitari, finiva la sua giovane esistenza elevando l'ultimo suo pensiero alla Maestà del Re Imperatore ed al Duce. In data 12 febbraio egli cosi scriveva ai genitori: «Non lasciatevi mai vincere dall'ansia, ma pensate che il vostro Francesco è più che mai fiero di indossare il glorioso grigio verde. Provo solo il piacere di sapervi fieramente sicuri che in qualsiasi momento, in ogni circostanza saprò rendermi degno dell'amata patria e della fiducia ch'essa ripone in tutti i suoi figli. Questo è per il momento e sarà sempre il mio più alto scopo; la mia suprema ambizione è sola quella di saper compiere il mio dovere». Queste parole siano di conforto al cuore dei genitori, e siano di alto monito alle nuove generazioni abruzzesi che oggi contano un nuovo eroe nella storia della Patria. Francesco Gianluca aveva trascorso tutta la sua giovinezza a Teramo ove aveva compiuto gli studi presso l'Istituto Tecnico. Per la sua intelligenza, per la sua bontà era stimato ed amato da tutti i suoi camerati. Aveva scritto numerose poesie raccolte in un volumetto «Scintille» e molti saggi di prosa. Durante il servizio di prima nomina pubblicò «Modulazioni guerriere» riscuotendo il plauso del Duce, del Ministro della cultura Popolare e di alte personalità Civili e Militari. La città di Teramo orgogliosa onorerà la memoria dell'eroe fra i suoi migliori titoli di gloria: figlio purissimo del suo secolo, Francesco Gianluca resterà simbolo di un olocausto di fede senza calcolo senza compenso. Unico premio gli sarà il trionfo che la cittadinanza renderà alle sue spoglie mortali quando queste le saranno restituite e le civiche porte si spalancheranno per accoglierle. Tornerà l'eroe e sarà pregno di vittoria. (S. Tenente Francesco Baiocchi)
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