Pagina (81/480)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      «Sì, lo so - proseguiva - noi non li temiamo; ma pazienza se vi fosse da disperarsi! Allora direi vada all'aria ogni cosa! Invece, se tu avrai giudizio qualche anima del purgatorio pregherà per noi; e Bianca, vedrai, non acconsentirà a sposarsi a quello straniero; me l'ha promesso.
      «Proprio l'ha promesso a lei? - disse il giovane di subito sentendo rinascere la speranza: - o Bianca, tu l'hai promesso, tu mi fai questa grazia, e già dubitava di te!» - E rimase colle mani giunte, come se la fanciulla fosse stata davvero dinanzi a lui.
      Allora la signora, pigliando consiglio dallo stato del figliuolo; gli raccontò ogni cosa seguitale a C...., e più animandosi a misura che lo vedeva rischiararsi: - ecco, diceva, così ti voglio, pieno di speranza e di fede. L'Alemanno poi e il signor Fedele facciano pure: Bianca è sicura di sè; Don Marco è dalla parte nostra; i Francesi son lì alle porte....
      «Domani, fossero qui domani! - sclamò Giuliano! afferrando l'idea che sua madre non aveva esposta intera: - venissero domani, e avessi cento vite, tutte le porrei a combattere con essi, contro queste orde di schiavi!
      «Combattere? - disse la signora rimescolata e pentita d'aver toccata quella corda; e facendosi severissima in faccia, - tu, sin che io sarò viva, questa parola non la proferirai più...! Sii buono, dà retta a chi ti vuol bene; prima di tutto fa di essere medico, e parti per Torino...
      «Oh...! - rispose Giuliano, spirando da tutta la persona l'aria d'un guerriero pigliato dallo sconforto; - gli è che noi, allevati come siamo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





Bianca Bianca Alemanno Fedele Bianca Don Marco Francesi Giuliano Torino Giuliano