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      Ma sua madre...., sua madre l'aveva nella fantasia, nell'atto in cui era rimasta sulla soglia di casa sua, ad accennargli colla mano di tirare innanzi; e ne udiva la voce gridare: «pace, pace, perdono; va alla tua ventura» e volle obbedire.
      «Vieni tu con noi, a vedere il ballo? - disse finalmente uno degli amici a Giuliano, fermandosi a mezzo il borgo, in capo a un vicolo, dal quale s'udiva venire un suono di strumenti festoso.
      «O perchè no? - sclamò egli provocato da quel suono come da un'ingiuriosa parola: - andiamo e vediamo la sposa!
      «Signorino - disse Rocco, accostandosi a lui in guisa da non farsi udire dagli altri: - sua madre mi raccomandò di accompagnarlo oltre il confine, prima che sia giorno....
      «Ho io ucciso qualcuno? - rispose il giovine - stai pure, mia madre a quest'ora è tranquilla.»
      Fosse stata a vederla; povera signora Maddalena! Una mano di soldati Alemanni le mandavano in quell'ora la casa sossopra; chiedendole del figlio, come se loro avesse avvelenato l'acqua e l'aria, e rubato la corona al loro Imperatore. Ed essa, non badando allo strazio che le facevano d'ogni cosa; camminava col pensiero dietro a Giuliano, e lo stimava arrivato in terra della repubblica; e benediceva donna Placidia, venuta a farle la carità d'avvisarla.
      Marta, non potendo altro, fece le corna agli Alemanni tutto il tempo che stettero a frugare; e per la prima volta trovò che Giuliano non aveva avuto torto a maledirli, quella tal sera della pasqua passata. E anche don Apollinare, le pareva scaduto di molto: ond'essa guardando a squarciasacco dalla banda del castello, pregava di tanto in tanto ch'ei fosse nei panni della signora, egli che sapeva dire dal pulpito al popolo della pieve tante parole di carità.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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