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      - E gli ordini furono: buttarsi col revolver in pugno sui vicini vapori, fingere di svegliarvi la gente di guardia, fingere di costringere i fochisti ad accendere, i marinai a salpar l'ancora, i macchinisti a prepararsi al loro mestiere, sgombrare, pulire il bastimento, allestirlo in fretta per la partenza. E così fu fatto nel massimo ordine e silenzio, e non senza accompagnare di molti sorrisi quella farsa con cui quella epopea esordiva. Fra tutte queste operazioni se ne andarono quattro o cinque ore, e già i primi chiarori dell'alba cominciavano a rompere dalla punta di Portofino. Bixio era inquieto e principiava a perdere anche quell'ultimo avanzo di pazienza che in quei giorni di febbre e rabbia gli era restato. Finalmente, verso le quattro del mattino tutto era pronto, e i due piroscafi uscirono dal porto, girando verso Quarto, punto designato dell'imbarco."
      Ma prima di tirar avanti per Quarto, i due piroscafi si pigliarono su una parte dei Mille, che stava alla foce del Bisagno. Ivi erano avvenute delle scene pietose di questa sorte. Tra quei giovani c'era un Luzzatto da Udine, cui fu detto che tra la folla si aggirava la madre sua, venuta così da lontano a cercarlo. Voleva benedirlo o tirarselo via da quel cimento? Il giovanetto le si fece incontro, e le andò tra le braccia; ma la sua prima parola fu di pregarla a non gli dir di tornarsene, perché a lui sarebbe stato mortale il dolore di partir lo stesso dopo averla disubbidita. Altri padri, madri sorelle andavano tra quei gruppi, pregando, scongiurando, incuorando, e alla fine dando il bacio quasi della morte; e quando i due vapori apparvero e accolsero quei giovani, chi aveva assistito a quelle scene dovè tornarsene nella città col cuore quasi sollevato.


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Storia dei Mille
di Giuseppe Cesare Abba
pagine 190

   





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