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      Egli vorrà compiere l’opera sua fino alla fine e noi certamente non gli impediremo di fare il suo dovere. Ora venite qui, che vi leggerò la lettera!
      Le ragazze si avvicinarono al fuoco: la mamma si sedé sulla poltrona, Beth le si mise ai piedi, Amy e Meg si appollaiarono sui due braccioli e Jo si appoggiò alla spalliera, nascondendo il viso perché non si potesse vedere la sua commozione.
      Quasi tutte le lettere scritte in quei tempi commovevano, specialmente quelle dirette dai padri alle loro famiglie. In questa non si parlava delle fatiche, dei pericoli corsi, del desiderio di tornare a casa; era una lettera consolante, piena di speranze, di aneddoti della vita militare, di marce, di notizie sulla guerra; e solo in ultimo si parlava del gran desiderio che egli aveva di rivedere e riabbracciare i suoi cari.
      — Fa loro i miei auguri e dà a ciascuna di loro da parte mia un bel bacio. Penso a loro di giorno prego per loro la notte, ed il mio più gran conforto è il loro affetto. Un anno passato lontano dai propri cari sembra assai lungo, ma di’loro che, aspettando, si può e si deve lavorare in modo da render proficui questi tristi giorni. Esse si ricorderanno, lo so, di quello che loro raccomandai prima di partire; so che saranno affettuose e buone con te, che faranno il loro dovere senza lagnarsi, combatteranno i loro nemici interni e sapranno così bene vincersi da rendermi, al mio ritorno, sempre più orgoglioso e soddisfatto delle mie piccole donnine.
      Tutte avevano le lacrime agli occhi, nell’udire queste parole.


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





Beth Amy Meg