Non ne abbiamo altri! — rispose Jo a bocca piena.
— Se potessi avere un vestito di seta! Mamma me ne ha promesso uno quando avrò 18 anni, ma ho da allungare il collo! Due anni non sono mica un giorno! — sospirò Meg.
— I nostri vestiti sembrano di seta e sono in buonissimo stato: il tuo è quasi nuovo; ma.... a proposito: mi scordavo della bruciatura e dello strappo nel mio! Come devo fare? Quella bruciatura è proprio nel mezzo della schiena! E non posso neanche accomodarla!
— Bisognerà che tu stia sempre seduta; il davanti sta benone! Io ho un magnifico nastro nuovo per legarmi le trecce e mamma mi presterà la sua spilletta d’oro; le mie scarpine, debbo dire la verità, sono proprio eleganti: i miei guanti potrebbero essere più puliti, ma mi dovranno servire! —
— I miei sono tutti sciupati e non posso comprarne un altro paio; perciò starò senza — disse Jo, che non si curava mai del vestiario.
— Tu devi avere assolutamente un paio di guanti! Se non li hai io non vengo — disse Meg — I guanti sono una delle cose più importanti perché, senza quelli, non puoi ballare e se non ballassi mi dispiacerebbe troppo!
— Starò seduta! che cosa me ne importa? Tu sai benissimo che fare quegli stupidi balli in giro non mi piace; io mi diverto soltanto quando posso saltare, far capriole e divertirmi a modo mio!
— Ma il male si è che non puoi domandare a mamma che te ne compri un altro paio! Costano tanto e tu non ne hai alcuna cura! E poi, se ti ricordi, essa ti disse, quando sciupasti quell’altro paio, che per quest’inverno non te ne avrebbe comprati più. Non puoi lavarli o pulirli in qualche modo?
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Meg Meg
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