— No, non sembri più la stessa, ma stai molto bene! Mi eclissi addirittura, mia cara! Bella ha molto gusto e ti ha dato l’aria di una vera parigina. Non pensare tanto a quei fiori, lascia che pendano giù e bada bene di non inciampare nella coda — rispose Sallie cercando di non invidiare troppo la bellezza di Meg, che sorpassava la sua.
Con questi avvertimenti bene impressi nella memoria, Meg arrivò senza alcun incidente in fondo alle scale e fece la sua entrata trionfale nel salotto, ove i signori Moffat ed i primi arrivati erano già riuniti. Ben presto si accorse che per una certa classe di persone, il vestiario fai molto: alcune signorine che non si erano curate di lei la sera prima, ora le mostrarono grandi attenzioni e si spacciarono per sue intime amiche: alcuni giovani chiesero di esserle presentati ed alcune vecchie che passavano il loro tempo a criticare domandarono con molto interesse chi fosse quella bella signorina. Meg udì che la signora Moffat rispondeva ad una di esse: — Margherita March: il padre è colonnello nel!’esercito, era una delle migliori famiglie, ma hanno avuto dei rovesci di fortuna, sa.... sono amici intimi dei Laurence, ed il mio Ned va matto per lei. — Dio mio! — osservò la vecchia alzando l’occhialino per dare una seconda squadrata a Meg, che fece di tutto par parere indifferente, ma che era stata molto meravigliata ed un po’ offesa nel sentire le bugie della signora Moffat. Meg, quella sera, recitò la parte di gran signora e se la cavò abbastanza bene, quantunque il vestito la stringesse tanto da darle un dolore alla vita, la coda le desse molta noia, gli orecchini la tenessero in continua agitazione.
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