«Qui giace Pip March - morto il 7 giugno- - molto amato, amaramente rimpianto, non mai dimenticato».
Finita la cerimonia, Beth si ritirò in camera, sopraffatta dall’emozione e dall’angustia; ma anche lì non potè trovare riposo; i letti non erano stati rifatti, perciò trovò consolazione al suo dolore nel battere i cuscini e nel mettere tutto in ordine. Meg aiutò Jo a sparecchiare ed a portar via i resti della festa, cosa per la quale impiegarono metà del dopopranzo e che le lasciò così stanche da far loro prendere la risoluzione di contentarsi per la cena di thè e pane e burro. Laurie condusse Amy a fare una scarrozzata, una vera carità da parte sua, poiché la crema acida pareva aver inacidito anche il suo umore. La signora March se ne tornò a casa e trovò le tre ragazze maggiori che lavoravano con tutte le loro forze; uno sguardo alla dispensa le diede un’idea del successo di una delle fasi dell’esperimento.
Prima che le povere massaie si fossero riposate delle fatiche, varie persone vennero a far loro visita e vi fu un vero pandemonio per prepararsi; esse dovettero fare il thè, andar fuori per alcune commissioni, metter due punti ad alcune cose che avevano bisogno di esser accomodate ma che erano state lasciate per ]’ultimo istante.
Venne finalmente la sera e una alla volta si riunirono nel giardino, ove le rose di giugno fiorivano meravigliosamente ed una alla volta sospirarono sedendosi come se fossero molto stanche ed annoiate.
— Che giornata orribile è stata questa! — cominciò Jo parlando come al solito per la prima.
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