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      — Per Bacco! Siamo fritti! Addio Caterina! La signorina Jo mi deve una rivincita; siamo bell’e andati! — gridò Federico con grande eccitamento mentre tutti si avvicinavano per vedere la fine.
      — Gli Americani hanno il dono di essere generosi con i loro avversarî — disse Jo, con uno sguardo che fece arrossire Federico specialmente quando li vincono, — aggiunse e, lasciando intatta la palla di Caterina, vinse il giuoco con un magnifico colpo. Laurie gettò il cappello in aria, poi, ricordandosi che non stava troppo bene esultare sulla sconfitta dei suoi ospiti, si fermò a mezzo e si chinò per dire a Jo: — Brava Jo! Lui ha truffato! L’ho visto anch’io, ma non glielo possiamo dire, e non credo che ricomincerà una seconda volta!
      Meg la chiamò in disparte col pretesto di appuntarle una treccia che minacciava di sciogliersi e le disse: — Egli era abbastanza provocante da far perdere la pazienza ad un santo, ma tu ti sei saputa frenare, Jo, e ne sono tanto contenta!
      — Non mi lodare, Meg, perché sarei pronta a dargli un paio di scapaccioni anche adesso! Se non me ne fossi andata tra gli alberi laggiù per calmare la mia rabbia, non so che cosa sarei stata capace di dirgli! Non sono ancora calma, perciò spero che starà ad una certa distanza! — rispose Jo mordendosi le labbra e guardando Federico dal disotto del suo cappellone.
      — È ora di colazione — disse il signor Brooke guardando l’orologio — Commissario generale, volete avere la bontà di accendere il fuoco e di portare l’acqua, mentre la signorina Sallie, la signorina March ed io prepariamo la tavola?


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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