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      Poteva essere cosa effemminata ma non potè farne a meno ed io ne ho piacere. Poco dopo, quando i singhiozzi di Jo si fecero meno frequenti, egli disse con voce piena di speranza: — Non credo che la nostra Beth morirà; ella è così buona e noi tutti le vogliamo tanto bene che non credo che Iddio vorrà togliercela così presto.
      — Le persone più buone e più care sono sempre quelle che muoiono — mormorò Jo, cessando però di piangere, poiché le parole del suo amico, nonostante tutti i suoi dubbi e tutti i suoi timori, l’avevano un po’ consolata.
      — Povera ragazza! Sei proprio sfinita! Non è naturale che tu sia così scoraggiata! Aspetta un po’: ti accomodo io in due minuti!
      E Laurie corse su facendo due scalini alla volta, mentre Jo appoggiava la sua povera testa stanca sul mantellino bruno di Beth, che nessuno aveva pensato di togliere dalla tavola su cui l’aveva lasciato. Quel mantello parve possedere un fascino, perché un po’ dello spirito rassegnato e di abnegazione della sua padroncina parve penetrare nel cuore di Jo; e, quando Laurie venne giù con un bicchiere di vino in mano, ella lo prese con un sorriso e disse coraggiosamente: — Bevo alla salute della mia Beth. Sei un buon dottore, Teddy, ed un impagabile amico, come farò a ripagarti di tutto quello che fai per me? — aggiunse poi, fisicamente rinfrancata dal vino, come lo era stata moralmente dalle parole di Laurie.
      — Ti manderò il conto a tempo opportuno, mal ora ti dirò qualcosa che ti darà più forza e coraggio di un bicchiere di vino — disse Laurie guardandola con occhi pieni di soddisfazione.


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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