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      Qualche volta su questa terra piena di delusioni succedono cose insperate, che sanno un po’ di romanzo, ma che portano tanta gioia e tanto conforto! Non era ancora passata una mezz’ora dal momento in cui avevano detto che se il padre fosse stato là non avrebbero più nulla da desiderare, che quest’ultimo desiderio fu esaudito.
      Laurie aprì la porta dell’anticamera e mise dentro la testa assai tranquillamente; però egli avrebbe anche potuto fare una capriola o gettare un grido di guerra indiano, perché il suo volto era così pieno di eccitamento represso e la sua voce così giuliva mentre diceva quasi senza fiato: — Ecco un nuovo regalo per la famiglia March — che tutti saltarono sui d’un balzo. Prima che la sua bocca avesse finito la frase, egli sparì ad un tratto ed in sua vece comparve sulla soglia un uomo alto, imbacuccato fino agli occhi, appoggiato ad un altro uomo alto, che cercò di pronunziare qualche parola senza riuscirvi.
      La confusione divenne generale e per alcuni momenti tutti parvero aver perduto il senno, perché successero le cose più strane di questo mondo. Il signor March fu reso invisibile dalla stretta di quattro paia di braccia. Jo si disonorò con un mezzo svenimento e dovette esser curata da Laurie nello stanzino delle medicine; il signor Brooke, come poi spiegò abbastanza incoerentemente, baciò Meg per isbaglio; e Amy, la dignitosa Amy, inciampò in un panchetto, cadde ruzzoloni a terra, ma non si curò di rialzarsi e stette là piangendo e abbracciando le gambe di suo padre.


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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