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      — domandò Laurie, seguendola in un cantuccio del salotto ove si erano tutti riuniti per salutare il signor Laurence.
      — Non approvo questo matrimonio, ma ho deciso di sopportarlo con rassegnazione e non dirò una sola parola — rispose Jo solennemente — Non puoi immaginare quanto mi dispiaccia di dover cedere Meg! — continuò poi con un piccolo tremito nella voce,
      — Non la cedi! Fate metà per uno! — disse Laurie per consolarla.
      — Non potrà mai esser lo stesso, però. Ho perduto la mia migliore amica — sospirò Jo.
      — Te ne resta ancora uno, però. Io non son buono a nulla, ma sarò tuo amico per tutta lai vita, Jo, sul mio onore! — e Laurie era convinto di quel che diceva.
      — Sì, lo so, e te ne sono grata. Sei un buon amico, Teddy — rispose Jo, stringendo affettuosamente la mano di Laurie.
      — E adesso, non fare il muso, Jo; sii buona! Meg, vedi, è felice; Brooke in breve tempo si farà una posizione; il nonno l’aiuterà e vedrai che sarà molto carino veder Meg nella sua casetta! Noi poi ce la passeremo magnificamente quando lei sarà maritata, perché io avrò finito gli studi ed allora andremo a fare qualche bel viaggio insieme. Non sarebbe questa una buona soluzione?
      — Lo credo io! Ma non si sa mai che cosa può accadere in tre anni — disse Jo pensierosa.
      — Eh! Hai ragione! Che bellezza se si potesse dare uno sguardo nell’avvenire e vedere dove saremo e che cosa faremo allora! A me piacerebbe, e a te, Jo?
      — No, non credo; potrei vedere qualcosa di triste ed invece adesso tutti sembrano così felici che non vorrei cambiar nulla!


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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