E se in una nazione due Danti consecutivi nascessero, il secondo ritroverebbe certamente il non plus ultra della letteratura; e tali due scrittori farebbero pensare gli uomini assai più, che non dieci Orazj e Virgilj.
Da quanto ho allegato finora, o siano ragioni, o sian fatti, mi pare (se pur non m'inganno) che non solamente possano sussistere le lettere e perfezionarsi senza protezione, ma che la sublimità di esse non possa veramente sussistere sotto protezione. E di Dante mi sono prevaluto per prova, perchè io molto lo leggo, e mi pare di sentirlo, e d'intenderlo: di Omero, di Sofocle, o di altri simili massimi e indipendenti scrittori mi sarei pure prevaluto per prova, se nella loro divina lingua mi fosse dato di leggerli. Ma in Dante solo mi pare d'aver io bastantemente ritrovata la irrefutabile dimostrazione del mio assioma; poichè Dante senza protezione veruna ha scritto, ed è sommo, e sussiste, e sempre sussisterà: ma nessuna protezione ha mai fatto, nè vorrebbe, nè potrebbe far nascere un Dante. Potrebbe la protezion principesca bensì, dove un tanto uomo nascesse, impedirlo; pur troppo!
CAPITOLO TERZO.
DIFFERENZA TRA LE BELLE LETTERE E LE SCIENZE, QUANTO AL SUSSISTEREE PERFEZIONARSI SENZA PROTEZIONE.
Ma infino ad ora ho parlato delle lettere in tal guisa, che ognuno può veder, chiaramente, che sotto il nome di esse non ho inteso mai di comprendervi le scienze esatte. E facendo io la rassegna di tanti uomini sommi, lo aver finora sempre taciuto i venerabili nomi di Euclide, di Archimede, di Galileo, e in ultimo del divino Newton, sia questa la maggior prova che io, nel dir LETTERE, non ho mai preteso dire SCIENZE. Di queste mi conviene ora parlare tremando, come quegli che è intieramente digiuno di tutte.
| |
Danti Orazj Virgilj Dante Omero Sofocle Dante Dante Dante Euclide Archimede Galileo Newton
|