Non ho intenzione di dar luogo a nessuna di quelle altre particolarità che potranno risguandare altre persone, le di cui peripezie si ritrovassero, per cosí dire, intarsiate con le mie: stante che i fatti miei bensí, ma non già gli altrui, mi propongo di scrivere. Non nominerò dunque quasi mai nessuno individuandone il nome, se non se nelle cose indifferenti o lodevoli.
Allo studio dunque dell'uomo in genere è principalmente diretto lo scopo di quest'opera. E di qual uomo si può egli meglio e piú dottamente parlare, che di sé stesso? quale altro ci vien egli venuto fatto di maggiormente studiare? di piú addentro conoscere? di piú esattamente pesare? essendo, per cosí dire, nelle piú intime di lui viscere vissuto tanti anni?
Quanto poi allo stile, io penso di lasciar fare alla penna, e di pochissimo lasciarlo scostarsi da quella triviale e spontanea naturalezza, con cui ho scritto questa opera, dettata dal cuore e non dall'ingegno; e che sola può convenire a cosí umile tema.
Epoca Prima
PUERIZIA
ABBRACCIA i primi nove anni nella casa materna
CAPITOLO PRIMONascita e parenti.
Nella città d'Asti in Piemonte, il dí 17 di gennaio dell'anno 1749, io nacqui di nobili, agiati ed onesti parenti. E queste tre loro qualità ho espressamente individuate, e a gran ventura mia le ascrivo per le seguenti ragioni. Il nascere della classe dei nobili, mi giovò appunto moltissimo per poter poi, senza la taccia di invidioso e di vile, dispregiare la nobiltà di per sé sola, svelarne le ridicolezze, gli abusi ed i vizi; ma nel tempo stesso mi giovò non poco la utile e sana influenza di essa, per non contaminare mai in nulla la nobiltà dell'arte ch'io professava.
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Asti Piemonte
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