Rimedio efficace ed unico, veniva allora ad essere l'ascia, castigatrice d'ogni insolente. Piú d'una volta i marinai miei, ed anche io stesso scendemmo dalla barca sovra quei massi, e con delle scuri si andavano partendo, e staccando dalle pareti del legno, tanto che desser luogo ai remi e alla prora; poi risaltati noi dentro coll'impulso della risorta nave, si andavano cacciando dalla via quegli insistenti accompagnatori; e in tal modo si navigò il tragitto primo di sette miglia svezzesi in dieci e piú ore. La novità di un tal viaggio mi divertí moltissimo; ma forse troppo fastidiosamente sminuzzandolo io nel raccontarlo, non avrò egualmente divertito il lettore. La descrizione di cosa insolita per gl'italiani, mi vi ha indotto. Fatto in tal guisa il primo tragitto, gli altri sei passi molto piú brevi, ed oltre ciò oramai fatti piú liberi dai ghiacci, riuscirono assai piú facili. Nella sua salvatica ruvidezza quello è un dei paesi d'Europa che mi siano andati piú a genio, e destate piú idee fantastiche, malinconiche, ed anche grandiose, per un certo vasto indefinibile silenzio che regna in quell'atmosfera, ove ti parrebbe quasi esser fuor del globo.
Sbarcato per l'ultima volta in Abo, capitale della Finlandia svezzese, continuai per ottime strade e con velocissimi cavalli il mio viaggio sino a Pietroborgo, dove giunsi verso gli ultimi di maggio; e non saprei dire se di giorno vi giungessi o di notte; perché sendo in quella stagione annullate quasi le tenebre della notte in quel clima tanto boreale, e ritrovandomi assai stanco del non aver per piú notti riposato se non se disagiatamente in carrozza, mi si era talmente confuso il capo, ed entrata una tal noia del veder sempre quella trista luce, ch'io non sapea piú né qual dí della settimana, né qual ora del giorno, né in qual parte del mondo mi fossi in quel punto; tanto piú che i costumi, abiti, e barbe dei moscoviti mi rappresentavano assai piú tartari che non europei.
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