Amor non è che un fanciullesco giuoco,
chi l'apprezza di piú, quant'è da poco!
Eppur, miseri noi, la quiete, e pacec'invola spesso il traditor rapace.
Pria che d'amar, paiono dolci i lacci,
cosí creder ti fan con finti abbracci.
Cresce dappoi delle catene il pesoa misura che il sciocco resta acceso.
E quando egli è ben bene innamorato,
che dura è la catena ha già scordato:
o se la sente ancor, la scuote invano,
ch'allacciata le vien da accorta mano.
L'innamorato stolto, un uom si crede,
e ch'un uom non è piú già non s'avvede.
Delirando sen va sera, e mattinae da lui la raggion fugge tapina.
Ogni giorno scemando il suo cervello,
già non discerne piú, né il buon, né il bello,
va gli amici fuggendo, e ancor se stessofugge, per non sentir l'error commesso.
Né l'ardisce emendar, piange, sospira,
contro il perfido amor, stolto, si adira.
La donna, ch'altro vuol ch'aspri lamenti,
con rimproveri accresce i rei tormenti:
e nel fiero contrasto ognor piú scioccol'innamorato sta, come un alocco.
Legge in viso ad ognun la sua sentenza,
e si rode il suo fren con gran pazienza,
la pazienza, virtú denominata,
ma specialmente all'asino accordata.
L'innamorato almen sembrasse in tuttoal lascivo animal, immondo, e brutto.
Spesso lo muove poi fredda pazzia,
quella nera passion di gelosia.
Non sarebbe geloso, o il fora invano,
se palpasse la fronte con la mano.
Anime de' mariti a me insegnateper non esser gelose, eh come fate?
Ho capito, di già stufi ne siete,
né sempre invan recalcitrar volete.
Il coniugale amor vien presto a noia,
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