in Tessaglia d'Admeto; e ognor solingonon ne sapesti pur servare il gregge;
te l'involò Mercurio... te l'involò
Mercurio;... Te l'involò Mercurio...
diavolo, la rima in egge m'è mancata, e la non vuol venire. Va, che sei felice, Apollo; che se la rima veniva...
SCENA SECONDA Orfeo, Zeusippo
ORFEO: Amatissimo Zeusippo, che fai? mi par che tu sii turbato. Sempre nuovi pensieri, eh? componi componi...
ZEUSIPPO: Signore Orfeo straccione, la non mi corbelli. Io già ho rinunziato alla poesia; e stavo facendo qualche rime per vendicarmi d'Apollo; e poi finisco; non ne vo piú sapere...
ORFEO: Farete male, male assai. E qual disgrazia v 'obbliga a rotolar dal Parnasso? La vostra tragedia credo avrà un ottimo successo. Ho visto moltissima gente affollarsi all'entrata: questo è buon segno. Io ci sarei andato pure, se mi aveste regalato il viglietto; ma ve ne siete scordato. Eppure vi avrei potuto giovar molto, col battere delle mani a proposito, coll'esclamare con entusiasmo: Oh che bella parlata! Che scena! Che sentimenti! Siccome ho ancor io (non fo per dire) un qualche grido nella letteraria repubblica, quei pochi sciocchi che mi avrebbero circondato avrebbero anch'essi caldamente applaudito; e forse, forse...
ZEUSIPPO: No, caro Orfeo; questi son mezzi troppo vili; e, dovendovi regalare, amico, non vi darei un viglietto d'ingresso; non avete bisogno di pascervi lo spirito; sono altre necessità piú essenziali a noi poeti; e se fossi ricco, ricompenserei in altro modo la vostra sviscerata amicizia.
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