Per adattarmi dunque pienamente ai mezzi ch'ella mi propone, scrivo per questo stesso Corriere al Sig. Abate di Caluso, Segretario di codesta Accademia delle Scienze, pregandolo di conferire sul vertente affare col Sig. Ambasciatore qualora egli ne venga richiesto. Questi è persona degnissima, e certamente le sarà noto per fama: egli è mio specialissimo ed unico amico, e come ad un altro me stesso ella può sicuramente affidare qualunque cosa mi spetti.
Non so qual possa essere codesto prezioso deposito ch'ella si compiace di accennarmi: so, che la piú cara mia cosa e la sola oramai preziosa ai miei occhi, ell'è la mia totale indipendenza privata, e questa anche a dispetto dei tempi, io la porto sempre con me in qualunque luogo o stato piaccia alla sorte di strascinarmi.
Non è perciò di nulla minore la gratitudine ch'io le professo per la di lei spontanea e generosa sollecitudine dimostratami. E con tutta la stima passo a rassegnarmeleFirenze dí 28 Maggio 1798.
Suo Devotiss. ServoVittorio Alfieri
Monsieur le Comte.
Turin le 16 Prairial an 6 de la Rép. Fraç.
(4 juin 1798. v. st.)
Vous ne pouviez choisir, pour recevoir la confídence que j'avois à vous faire; aucun intermédiaire qui me fût plus agréable que Mr. l'Abbé de Caluso, dont je connois et apprécie la science, les talens, et l'amabilité. Je lui ai fait ma confession et lui ai remis le précieux dépôt dont je m'étois chargé. Vous reverrez des enfans qui ont fait, qui font encore, et feront de plus en plus du bruit dans le monde. Vous les reverrez dans l'état oú ils étoient avant de sortir de la maison paternelle, avec leurs premiers défauts, et les traces intéressantes des triples soins qui les en ont corrigés.
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