Ben è però vero che in questi ultimi tempi si è forte intiepidito quell'applauso. Chiaro si conosce più che mai che, dove per troppa lentezza in prender partito corrono assai volte pericolo gli affari di stato, il contrario appunto succede delle speculazioni della filosofia. E presentemente tutte le accademie di Europa vanno notando ciascuna particolarità, che la industria o la fortuna presenta loro tanto nell'ottica, quanto nelle altre parti della fisica; e vanno così ammannendo di che forse ordire un giorno il vero sistema dell'universo.
- Quando però bisogni - soggiunse la Marchesa - ad aver un vero sistema, sapere tutte le particolarità, come voi dite, non è credibile che noi siamo per averlo così di breve. E se altre volte conveniva aspettare un secolo, perché ricorressero certe tali feste che si celebravano in Roma, converrà forse ora aspettare le migliaia di secoli, perché venga a illuminare il mondo questo vero sistema. Intanto mi par cosa pur ragionevole esser contenti a quelli che meritarono più applauso, ed ebbero più voga. E chi non avrebbe vaghezza di sentire quanto di più ardito e di grande seppe riuscire dalla fantasia dell'uomo? Comprendere il magistero della natura, penetrare le cagioni delle cose, è lo stesso che salire in cielo e sedere alla beata mensa degl'iddii. Che se i filosofi non colgono in tutto nel vero, sarà, mi penso, che pur sentono del mortale anche gli occhi loro. Starà poi a noi a discernere dove hanno dato nel segno, e dove no, e a far giusta ragione de' loro sistemi.
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