Pagina (25/223)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Appresso Mercurio e più tarda gira Venere, quel bel pianeta il cui dolce lume fa ridere il cielo, e ne conforta, dicono i poeti, ad amare. Viene la terra per terza, la quale raggirasi intorno al sole nello spazio di un anno. Più sopra è Marte; appresso a Marte seguita Giove, che è il più vasto tra' pianeti; e finalmente si trova Saturno, che muove più lento di tutti, ed è di tutti il più lontano dal sole. I pianeti minori, come la nostra luna, i quattro che girano intorno a Giove, e i cinque di Saturno, furono anch'essi ab antico altrettanti soli, e sono ora un segno della passata grandezza de' pianeti maggiori, a' quali ancora appartengono. Avendo questi nella loro decadenza conservato gran parte del loro vortice, come narra il Cartesio, conservano ancora le prede e le conquiste, che fatte aveano ne' tempi migliori. Che se di tali cose, e particolar-mente del girare che fa la terra, vorrete più minuta contezza, leggeremo i Mondi del Fontanelle, dove conoscerete la più amabile marchesa di Francia, a cui però non avrete altro da invidiare fuorché il filosofo.
      - Piacemi oltremodo - disse la Marchesa - quanto io ho udito da voi di un sistema, che con tanta facilità e felicità rende le ragioni delle cose. Per far girare i pianeti, il sole non ha che a girare egli medesimo; e per illuminare tutto il mondo, che è pure un gran che, non ha da far altro che premere la materia globulosa che il circonda. In ciò fare non ci rimette niente del suo; e il tesoro, per così dir, della luce non è mai per venir meno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
pagine 223

   





Mercurio Venere Marte Marte Giove Saturno Giove Saturno Cartesio Mondi Fontanelle Francia Marchesa