Che se per simile modo quella parte d'indaca diverrà azzurra, rimanendo l'altra tuttavia rossa, e voi per simile ragione vedrete il funicello spezzato meno; e meno spezzato ancora il vedrete, se di azzurra ella si faccia verde; e meno ancora, se gialla; e sempre meno, se rancia o doré; sinché fatta rossa, come è l'altra parte, il funicello non vi parrà altrimenti spezzato, ma continuato ed intero per la uguale refrangibilità così dell'una sua parte come dell'altra. Questa stessa cosa si dimostra ancora con un'altra simile esperienza, che senza tanti preparativi si può fare da ognuno. Pigliasi una carta di due colori, una metà tinta in rosso e l'altra in azzurro; e ponendola al lume della finestra sopra un tavolino coperto di nero, a chi la guarda col prisma apparisce come spezzata in mezzo, e divisa in due. Ed io mi sono pensato di pigliarne una dipinta di quattro colori: rosso, giallo, verde ed azzurro, con quell'ordine tra loro che gli ho nominati. A guardarla col prisma, si vede divisa in quattro parti: sicché l'una soprastà all'altra, a foggia di gradini; e l'azzurro, secondo che variamente io andava ponendo il prisma all'occhio, ora si trovava il più alto di tutti, ed ora il più basso. E comunque si mutino e rimutino le circostanze della sperienza, ella sempre risponde così a puntino a' principi neutoniani, che meglio non risponde alle dita del sonatore uno strumentodi bene temprate corde, o a' cenni di bella donna il più provato cicisbeo.
Qui la Marchesa, dopo essere stata alquanto sopra di sé, riprese a dire in questa guisa: - Quante mai non sono le prove che accumulate si veggono insieme a stabilire e a confermare questa varia refrangibilità! Io per me non saprei immaginare qual certezza possono avere maggiore le cose della geometria, che, per quanto ho udito dire, hanno sole il vanto della evidenza; e quasi che io mi sentissi tentata di credere non troppo il gran caso si faccia dalle persone di cotesta geometria.
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Marchesa
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