Io però non potrei non prendere qualche parte nel dolore, che dovettero gli astronomi in tale disavventura sentir grandissimo. Egli è pur vero che umana cosa è aver compassione degli afflitti. - Buon per noi, - io ripresi a dire - se tanto realmente vi toccassero i mali altrui. Ma datevi pace, Madama; ecco il Neutono che ha sciolto lo enimma, e in aiuto se ne viene degli afflitti. I raggi della luce nel passar ch'e' fanno rasente l'estremità di un corpo, si piegano verso il corpo medesimo, sino ad entrare anche un poco nella sua ombra. Prova è di questo, che se un coltello bene affilato si presenti per taglio a una sottil striscia di luce nella stanza buia, si vede i raggi, che passano a una picciola distanza dal taglio, buttarsi verso la costa di esso coltello. I più vicini si piegano assai; non tanto quelli che passano un po' più lontanetti; e così di mano in mano, sino a tanto che a una certa distanza dal taglio vanno oltre diritti, seguitando il filo della striscia. Del qual effetto, chiamato diffrazione, o sia infiessione della luce, il Grimaldi fu veramente il primo ad accorgersene; e il Neutono l'ha dipoi autenticato con nuove sperienze. Que' raggi adunque del sole, che passano presso agli orli della luna, dovranno piegarsi verso della medesima, ed entrare anche nell'ombra ch'ella getta sopra la terra. E però noi, che durante gli eclissi ci troviamo immersi in quest'ombra, vediamo intorno intorno da essa luna un anello luminoso. E per averne dipoi una maggior riprova, si posero in faccia al sole dei globi in tali distanze che doveano ricoprirlo del tutto ed eclissarlo a chi dietro guardava; e ciò non ostante, il medesimo luminoso anello ne li cingeva, che visto intorno alla luna fu per iscreditare in questo basso mondo la scienza dei cieli.
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