Il Mediterraneo e l'Adriatico hanno essi ancora il flusso e riflusso, ma più debole; e in queste nostre lagune vedesi la marea ora portar per un verso ed ora per l'altro le gondolette, intanto che il gondoliere canta a un bel raggio di luna la fuga di Erminia o gli amori di Rinaldo. Ma dove le maree fannosi grandissime è nel mare Pacifico e nell'Oceano orientale: e ciò atteso la vastità di quei mari, dove niuna cosa impedisce il libero corso delle acque; e atteso sovra tutto la situazione di essi, che sentono più gagliarda l'attrazione del pianeta che loro dirittamente soprastà. E queste maree molto maggiori anche si fanno, quando il sole si trovi in tal posizione con la luna, ch'egli operi di conserva con essa a far ricrescere e gonfiar l'acque. - Adunque non è vero - disse la Marchesa - che la luna sia sovrana assoluta del mare. Che il sole vuole aver parte anch'egli nel di lei regno. - E dove non ha egli parte - io ripresi. - Egli che, come lo chiamò il poeta, è il ministro maggiore della natura, e, secondo le più esatte osservazioni degli astronomi, è per più di sessanta milioni di volte più grande che non è il pianeta che ne aggiorna le notti e ne costeggia. Sebbene la distanza sua grandissima dalla terra altro veramente non fa se non se invigorire o debilitare la forza della luna; e secondo la situazione, in cui rispetto ad essa si trova, ora ne scema l'effetto contrariandolo ed ora lo accresce col secondarlo. A ciascuno di essi vengono esattamente dal Neutono assegnate le parti sue nella operazione del flusso e riflusso.
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