Tali cose egli non ardisce asserire, per verisimili che paiano; e proponendole sotto forma di domanda, egli ne insegna quello che è da pochissimi: a saper dubitare. - Raro veramente - qui entrò a dir la Marchesa - convien confessare che fosse un tal uomo. Non volle attribuire più che non si convenisse a quello che ha soltanto sembianza di vero; non volle punto abusare dell'autorità sua; e quello e non altro affermò, che può far buono con la dimostrazione. Quanto onore non dee egli fare alla specie filosofica! E ben pare la natura il formasse di un altro conio che gli altri uomini. - A segno - io risposi - che un Francese celebre per la sua dottrina era solito domandare a coloro che lo aveano veduto et udito, se era pur vero che avesse anch'egli le mani, e i piedi, una persona, come l'abbiam noi. Quello poi in che sommamente differiva dagli altri uomini era una rara e singolare modestia. Richiesto un tratto per quali vie fosse giunto a discuoprire tante e tanto ammirabili cose, rispose non aver fatto se non quello che fatto avrebbe tutt'altr'uomo datosi a pensare con pazienza. Lontano dal volere imprendere guerre letterarie, cercando insieme con la verità la quiete dell'animo, cosa, diceva egli, veramente sostanziale; i più bei frutti del suo ingegno lasciavagli nell'oscurità, non curando di manifestarsi e di rivelare ciò ch'egli era. L'Hallejo, grande astronomo e amico di lui, viste per ventura quelle maravigliose discoperte, che troppo lungo tempo erano rimase nascoste, lo sforzò a pubblicarle; ed ei si vantava di essere stato l'Ulisse, egli che, tratto quello Achille dall'ombra, lo avea collocato nella luce aperta del sole.
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