Il Neutono, a cui non erano ignote simiglianti cose, tentò di farlo in più modi mesticando insieme polveri di vario colore; e il più passibile, che gli venisse fatto, era composto di orpimento, di porpora, di cenere turchina e verderame. Ma poco o nulla giovano cotali curiosità, come disse egli stesso, ad intendere gli effetti naturali: e voi pur sapete, signor Simplicio, quanto i nostri colori, in comparazione de' prismatici, sieno impuri e fecciosi. Talché colui il quale, vista per esempio la diversa refrangibilità de' colori ne' raggi del sole, volesse darvi la prova con ogni sorta di tinte nostrali, e cavillarci contro, se le sperienze non riuscissero, sarebbe simile al Caco di Virgilio, allora che, per la virtù di Ercole vinto in quella sua caverna dallo splendore del giorno, caccia fuori d'in gola vapori e fumo, per oscurare il giorno medesimo. - Dove vada - disse il signor Simplicio - a percuotere cotesto strale, ognuno può vederlo. I neutoniani vorrebbono a un tratto dar l'esclusiva a tutte quelle sperienze, che potessero fare contra di loro. Ottimo provvedimento è pigliar da largo le difese, e accattar similitudini e prove anche dalle favole, per vie maggiormente confermare e ribadire la verità. - Prendete guardia - io risposi - che io ho detto di ogni sorte di tinte nostrali, come han voluto fare taluni per mettere a cimento la diversa refrangibilità. E perché in certi casi la non si manifestò, presero a negarla. Che direste voi a uno, il quale negasse che l'urto fa uscire i corpi di luogo, perché da un fanciullo non può essere smosso un pietrone?
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