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      Ticone fu il primo alla fine del Cinquecento ad osservarle con esattezza, a mostrare che si doveano veramente riporre tra i corpi celesti, a tenerne un registro fedele; e solamente dal Neutono in qua si sanno le leggi alle quali ubbidiscono anch'esse. Ma atteso la lunghezza delle loro orbite, alcune delle quali superano di gran lunga l'età dell'uomo, non se ne troveranno i periodi né il numero, se non coll'andar de' secoli; e le Marchese che verranno di qui a due mila anni potran forse sapere più precisamente di voi, Madama, quello che si avrà da temere o da sperare di ciascuna di esse. A ogni modo noi avrem fatto non picciolo guadagno assicurandoci che non sono poi sempre di tristo augurio; e se possono inondarci d'acque, o mandarci in vampa, ne possono anche arricchire di qualche novella luna, e forse anche di un bell'anello. - Certamente, - ripigliò la Marchesa - si vuole saper grado al Maupertuis di una novella speranza, di che ci è stato cortese. La nostra vita è più nell'avvenire che nel presente, e si pasce più d'immaginazioni che di realità; e colui, che senza punto offendere la ragione ne sa mettere più in gioco la fantasia, convien dire che non poco abbia meritato degli uomini.
      - Quello - io continuai - onde il Maupertuis meritò assai più, ed ha fatto più che mai sonare il suo nome, è la conferma che ne diede col fatto della dimostrazione che avea data il Neutono della figura della terra. - Non so - disse il signor Simplicio - che dimostrazioni sien queste, che han mosso tante liti.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
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