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      - Sopra le quali per altro, - io risposi - fu già data sentenza. - Della figura della terra, - disse qui la Marchesa - mi ricordo già essersi tenuti vari ragionamenti; che è ben naturale che ognuno ami di sapere come è fatto il luogo ch'egli abita. Ed ora, poiché il discorso è caduto su questo, sono entrata in curiosità di sapere in fatti che ne sia; né dovrà increscere al signor Simplicio di sentir fedelmente rapportate le particolarità di questo affare. - Come è del piacer vostro, - io allora dissi - Madama. Ma sapete voi che questo non è affare da sbrigarsene così presto; e converrà incominciare alquanto da largo le parole? - Tanto meglio - ella rispose. Ond'io dopo un poco di pausa ripresi a dire in tal modo: - Fra i matematici, che ad oggetto di perfezionare l'astronomia furono dalla munificenza di Luigi XIV mandati in varie parti della terra, toccò al Richerio andare alla Caienna, che è un'isola francese nell'America situata quasi sotto l'equinoziale, o vogliam dire la linea. Appena giunto si mise a far sue osservazioni. Né molto andò che si fu accorto che ritardava considerabilmente il suo oriuolo a seconda di cui avea regolato il pendolo in Parigi, e che avria pur dovuto, come faceva in Parigi, andar benissimo anche alla Caienna. Provata e riprovata la cosa, e lo stesso mantenutosi sempre l'effetto, si diede a cercarne la ragione. Si credette da principio averne colpa il calore, assai più grande alla Caienna che non è in Francia. Tutti i corpi, anche i più densi, crescono alquanto di mole, riscaldati che sieno.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
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