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      iù lungo tratto di via, perché una stella, per esempio la polare, lasciandosela sempre più alle spalle, siasi abbassata di una certa determinata misura, come sarebbe di un grado. E il contrario avverrà nelle parti meridionali, dove la terra è più tonda; come avviene a uno che cammina lungo una costa di monte. Sino a tanto che la costa è diritta, egli non perde di vista gli oggetti del piano, che gli sono da lato; ma secondo ch'ella volta, se gli lascia alle spalle. Ora avendo il Picardo astronomo francese misurato per via di punti di stelle un grado da Parigi verso tramontana, e avendo dipoi il Cassini misurato i gradi della Francia da Parigi verso mezzodì, confrontati gli uni cogli altri, i gradi meridionali furono ritrovati alquanto più lunghi de' settentrionali. - E qui la Marchesa mostrando di forte maravigliarsi: - Non dubitate, Madama, - disse il signor Simplicio - che ben sapranno trovarci la via di assestare ogni cosa a' loro computi e alle loro teorie. - In niente - io risposi - non daranno la tortura ai computi; come non negheranno in niente i fatti, bene avverati che sieno. Ma ben saprebbono mostrarvi, se bisognasse, che non è da rigettare un ben fondato sistema, perché alcuni effetti non rispondessero in tutto alle teorie, ovvero paressero contraddirle. Non è egli tenuto communemente per vero la causa del calore che feconda e avviva la terra essere il sole? E con ragione, son sicuro, direte voi; mentre una tal teoria è fondata su quelle sperienze immutabili e perpetue, che fannosi non dagli uomini, ma nel gran laboratorio della natura.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
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