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      Ciò posto, quei paesi che sono sulla terra situati in modo che ricevano egualmente i raggi del sole, pur dovrebbono sentire un egual grado di calore; e quelli... - Stiamo a vedere - qui m'interruppe il signor Simplicio - che si è novellamente discoperto come sotto il polo ci si muore di caldo, e sotto la linea di freddo:
     
      cose sovra natura altere e nuove.
     
      - Egli è da gran tempo - io risposi - che a tutti è noto che al Perù il caldo è senza comparazione più rimesso che non è al Brasile, con tutto che sotto la medesima parte della zona torrida sieno posti amendue que' paesi, e il sole gli vegga egualmente a diritto e in maestà: il che nasce da altre cause particolari, dalle quali modificata viene e alterata l'operazione della causa prima. L'effetto del sole al Perù è bilanciato dalle nevi di quella immensa catena di montagne, che soprastanno a quel paese di verso oriente e tengono perpetuamente rinfrescata tutta intorno l'atmosfera. E i caldissimi venti orientali che regnano nel Brasile, e corrono il continente dell'America, sono altresì da quelle istesse montagne tenuti in collo e impediti di giugnere sino al Perù. Ecco, signor Simplicio, come si va differentemente modificando la natura, senza mai contrariare a se medesima; ed ecco come alla causa prima della rotazione della terra e dell'attrazione delle sue parti si potrebbono aggiugnere tali altre cose, che la impedissero di stiacciarsi sotto i poli. E se voi domandaste quali cause potessero esser queste, non vi par forse che a ciò bastassero la non intera e perfetta cedevolezza delle parti della terra e la costruzione interna della terra medesima?


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
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