Non aveasi a quel tempo il diametro della terra, che per coniettura, fondata sulle stime dei piloti, che lo facevano più picciolo che non è. E con esso, poiché altrimenti non poteasi, fatte sue prove, non trovò il Neutono che la sua teoria tornasse così bene con le osservazioni, come sarebbe stato necessario per metterla in seggio col vero: ed egli immantinente la rigettò, o almeno lasciolla dormire. - Credete voi, signor Simplicio, - disse qui la Marchesa - che un altro filosofo in simil caso avesse tanto patito gli scrupoli e non avesse piuttosto cercato un qualche mezzo termine, un qualche aggiustamento col cielo? - Non molto tempo dipoi, - io ripigliai a dire - fu intrapresa, e bravamente eseguita d'ordine di Luigi XIV la misura della terra: e il Neutono, fornito allora del vero diametro che gli bisognava, poté rifar sue prove; e sotto alla legge inversa dei quadrati delle distanze si ridusse puntualmente anche l'attrazione della terra. Così, mercé i Francesi, il Neutono prese con franchezza il lancio a quegli ammirabili voli, che fecero dire al Pope che gli angioli, vista tanta scienza in forma umana, lo guardano del medesimo occhio che noi guardiamo quello animale tanto simile a noi.
Ma che mi scordava io di dirvi, Madama, - io ripresi di li a poco - che nel viaggio novellamente intrapreso da' Francesi alla linea hanno pur essi trovata e mostrata al mondo l'attrazione, dirò così, in persona? - Che è quel che io odo? - disse la Marchesa. - E in qual miniera del nuovo mondo, - soggiunse subito il signor Simplicio - fu mai, che trovassero cosa che vale veramente un Perù? - Se anche qui - ripigliò la Marchesa - voi non ci recate delle osservazioni in bei contanti, mi penso che non sarà per darvene credito il signor Simplicio.
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