Così ci troviamo di aver redatta la nostra Copia in sei volumi, che danno materia a due tomi: e poichè tutte queste scritture son rimaste affatto ignorate, tanto che il Berti si è lasciato perfino dire sembrargli "dubbio che il tribunale ecclesiastico abbia potuto trovare eresie nelle predicazioni del Campanella", crediamo opportuno darne conto con una certa larghezza. La serie de' processi fu cominciata in Calabria, primitivamente in Monteleone da fra Marco da Marcianise Visitatore e da fra Cornelio di Nizza suo compagno, poco dopo in Gerace dal Vescovo di Gerace unitamente con questi stessi frati, e fu da ultimo menata innanzi e condotta a termine in Napoli dal Nunzio, dal Vicario Arcivescovile e dal Vescovo di Termoli, il quale poi, essendo disgraziatamente morto durante il processo, fu sostituito dal Vescovo di Caserta. Si ebbero quindi, essenzialmente, due processi di Calabria ed uno di Napoli, ma per un'altra commissione data da Roma al Vescovo di Squillace, se n'ebbe anche un altro detto di Squillace, condotto indipendentemente dagli altri: il processo di Napoli, che fu l'ultimo, venne compiuto in tutte le sue parti, cioè a dire, secondo il costume del tempo, distinto in offensivo, ripetitivo, e difensivo. Aggiungiamo che sulla coperta de' volumi, che compongono tutta la serie de' processi, non si legge alcun titolo relativo alla qualità dell'imputazione, come per solito si ha ne' processi di S.to Officio; ma questa trovasi notata segnatamente ne' Capitoli del fiscale napoletano con le parole "De haeretica pravitate et atheismo", aggiuntovi inoltre "et relapsu". Dobbiamo anche dire che in qualche vecchia carta di S.to Officio tutto il complesso di questi Atti processuali trovasi talvolta indicato con la denominazione generica di "Acta fratrum", rappresentando, anche per la sola parte svolta in Napoli, un processo contro frati straordinario, condotto da tre Curie riunite, quelle del Nunzio, dell'Arcivescovo Diocesano e del Ministro dell'Inquisizione Romana; ma eccone specificati i diversi volumi, col loro titolo nell'ortografia originale.
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