- Dānno poi materia per un VI. volume le scritture seguenti, anche di S.to Officio, che non fanno parte de' processi del Campanella, ma vi stanno bene come appendice, illustrando la vita di lui, de' frati e di alcuni laici implicati nella congiura.
a. - "Contra Horatium Santa Croce de Civ. hieracensi Prov. Calabriae, Felicem Gagliardum predictae Civ.is hieracensis carceratum in Castro novo, qui scripsit, et transcripsit secreta et alia scripta, descripta et contenta in actis fratrum, et que fuerunt reperta in archa fratris Dionisii Pontii". - Č un processo intorno alla rissa e alle suddette scritture trovate in Castello; vi sono uditi diversi frati, e finisce coll'abilitazione del S.ta Croce, e col tormento, coll'abiura e coll'abilitazione anche del Gagliardo. Va dal 13 gen.° 1602 al 2 marzo 1604.
b. - "Denuntia magna facta in magna Curia Vicariae de quam pluribus heresibus de se et aliis, tempore quo erat condennatus ad ultimum supplicium, per Felicem Gagliardum de Civitate hieracensi". - Questa scrittura contiene particolari curiosissimi e gravi intorno al Campanella, pel tempo nel quale trovavasi con lui carcerato il Gagliardo, essendo costui tornato in potere della giustizia per un omicidio commesso dopo la sua liberazione. Č del 5 luglio 1606.
c. - "Informatio capta per Rev. Vicarium Civ. Neocastri prov. Calabriae ulterioris contra fratrem Petrum Pontium ordinis predicatorum ejusdem civitatis". - Riguarda uno scandalo dato da fra Pietro dopo la sua liberazione, avendo in Chiesa pubblicamente protestato contro un Cappuccino che predicava l'Immacolata Concezione.
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