Pel Campanella poi e per gli altri ecclesiastici vi furono dapprima due frati a' quali venne ben presto associato pure un Vescovo, e più tardi, in Napoli, vi furono due Giudici invece di uno, nominati entrambi dal Papa, oltre il Fiscale e il Mastrodatti; ed anche furono impiegate le torture durante il processo informativo e torture atrocissime, non di meno sempre ne' limiti del dritto ed anzi col consenso espresso del Papa; così, egualmente da questo lato, deve dirsi che tutto fu fatto in regola. Senza dubbio ciò non significa punto che i risultamenti del processo debbano ritenersi l'espressione della verità, come sarebbe puerile il ritenerlo senz'altro pe' processi de' tempi nostri, massime pe' processi politici, e tanto più dopo che vi abbiamo adottato quella sorprendente maniera di farli giudicare: sempre occorrerà di analizzarli con un penoso lavoro, senza preoccupazioni, senza pregiudizii, con la conoscenza de' tempi, de' luoghi, delle persone, di tutte le circostanze, a fine di rintracciarvi, ne' limiti del possibile, la verità; ma non potrà mai esser lecito di rifiutarvisi con una comoda pregiudiziale, poggiata su' troppi vizii dell'andamento de' processi. Nel caso nostro il Baldacchini ha mostrato di credere che pure a' tempi del processo del Campanella non si sia prestata troppa fede alla congiura, poichè nel Carteggio del Nunzio con la Corte di Roma si parla della "causa di pretesa ribellione": ma tale era il linguaggio del tempo; finchè la sentenza non era pronunziata, dicevasi il tale o tal altro preteso reato, come ora dicesi la tale o tal'altra imputazione di reato.
| |
Campanella Vescovo Napoli Giudici Papa Fiscale Mastrodatti Papa Baldacchini Campanella Carteggio Nunzio Corte Roma
|