conoscere con la sua abituale diligenza il Baldacchini(41). Dal canto nostro possiamo aggiungere che ne' Registri delle Significatorie de' Relevii esistenti nel Grande Archivio di Napoli, trovasi indicata la data degli 11 marzo 1585 come quella in cui Giacomo Milano fece l'ultimo pagamento delle tasse qual successore di Baldassarre suo padre, benchè costui fosse morto fin dal gennaio 1573; e però l'epoca probabile della sua visita alla terra di S. Giorgio si riscontra abbastanza esattamente con quella della dimora di fra Tommaso colà. Ma dobbiamo aggiungere ancora, che moglie di questo Signore fu Isabella del Tufo, sorella di Gio. Geronimo 4° Marchese di Lavello, sorella inoltre di Costanza che sposò Geronimo del Tufo figlio di Fabrizio, e tutte e tre queste persone erano nipoti di Mario del Tufo. Vedremo che questi Signori del Tufo, e con essi Marc'Antonio creato Vescovo di Mileto precisamente nel 1585, furono poi in istretti rapporti col Campanella; è del tutto verosimile che tali rapporti abbiano avuto principio appunto con l'orazione di S. Giorgio(42).
Veniamo alla dimora in Nicastro, quanto più passata sotto silenzio tanto più interessante per la nostra narrazione. Verso la fine del 1585 o il principio del 1586 il Campanella fu assegnato al convento dell'Annunziata di questa città, sempre nella qualità di studente, ed ebbe ad assistere alle lezioni di un P.e di cognome Fiorentino, verosimilmente il P.e Antonino de Fiorenza che fu poi Provinciale di Calabria nel 1587-88, e forse uno degli antenati del chiaro filosofo odierno prof.
| |
Baldacchini Registri Significatorie Relevii Grande Archivio Napoli Giacomo Milano Baldassarre S. Giorgio Tommaso Isabella Tufo Gio Marchese Lavello Costanza Geronimo Tufo Fabrizio Mario Tufo Tufo Marc'Antonio Vescovo Mileto Campanella S. Giorgio Nicastro Campanella Annunziata Fiorentino Antonino Fiorenza Provinciale Calabria Geronimo
|