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      Queste testimonianze ci dispensano dal recarne altre minori, le quali risulterebbero da deposizioni d'individui esaminati nel processo di Napoli del 1599 (p. es. una deposizione di fra Dionisio Ponzio), tanto maggiormente che esse sono appena l'eco di voci più o meno fondate e non recano una precisa determinazione di data: menzioneremo solo la testimonianza del Campanella medesimo, il quale, nella Difesa che ebbe a scrivere in tale occasione, disse che di eresia "non fu mai confesso o convinto, comunque sia stato veementemente sospetto"(99). Tale fu l'esito ben grave del primo processo fatto al Campanella, processo che, ripetiamo, è rimasto finora sconosciuto a' suoi biografi. Il Berti è giunto fino a dire, che essendosi portato in Roma "non fu allora chiamato davanti al S.to Uffizio e questo non tenne conto delle accuse che erano state mosse contro di lui da Napoli"(100); ma la cosa andò in modo affatto diverso, e la posizione del Campanella a fronte del S.to Officio rimase grandemente pregiudicata.
      Nulla sappiamo intorno al luogo in cui il Campanella ebbe a prendere stanza in Roma, dopo di essere uscito dal carcere. Il Berti afferma che alloggiò nel convento di S.ta Sabina, e la cosa è probabile: afferma inoltre che scrisse e presentò il suo scritto a' Commissarii del S.to Officio, esponendo una riforma universale ne' costumi e nelle abitudini del clero sul migliore andamento della Chiesa; ma temiamo che possa esservi qui una confusione di due tempi diversi. Bisogna considerare che egli aveva pur allora abiurato, e in tale condizione il voler discorrere di riforme necessarie alle persone ecclesiastiche sarebbe stata un'esorbitanza; d'altronde il S.to Officio allora appunto, nel 1592, esaminava e poi faceva mettere all'indice, al 1° indice emanato sotto gli auspicii di Clemente VIII, tre libri del Telesio, e il Campanella, Telesiano conosciuto, aveva ancora qualche cosa a temere da questo lato(101). Ma certamente egli scrisse alcune opere, benchè nel Syntagma non si trovi alcuna notizia di opere composte in tal tempo, ed invece si trovi immediatamente registrata la partenza di lui per la Toscana.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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